Filastrocca di nonna Cesarina 👵🌬️✨

Ciao a tutti, come sapete amo ascoltare le storie e le filastrocche che racchiudono sapori e usanze di tempi passati. Tempi in cui le persone vivevano a stretto contatto con la Terra, traevano da essa il loro sostentamento ed erano attenti al passare delle stagioni. Per me sono un patrimonio culturale immenso, capto in esse profumi antichi, dove la semplicità aleggiava genuina nelle menti e nei cuori. Dove il vento era, spesso visto come uno spiritello dispettoso, dove si cantavano stornelli nei campi e attraverso proverbi e ritornelli si narrava l’avvicendarsi delle stagioni e si “alleggerivano” i duri lavori agricoli, passando le giornate in natura tra balli e canzoncine. Oggi, anche se siamo a Novembre ( la filastrocca parla di Marzo), la cara Cesarina ha scritto per me due filastrocche, affiorate dalla memoria della sua infanzia, ed ecco che vi riporto qua, il suo prezioso dono:

Marzo, marzo che pazienza! Te lo dico in confidenza, te lo debbo proprio dire, tieni a freno quel ragazzaccio, quella birba di ventaccio. Ho cucito notti e notti sopra peschi fior per fior, era tutto uno splendor!. Ora, adesso te li strappa, lì volteggia, ride e scappa!. Guarda i mandorli imbronciati l’ha spogliati tutti quanti!. Le ranocchie nello stagno fanno tutte un solo lagno, or non possono salire, perché la brezza pazzerella, balla pur la Tarantella. ” [ Nonna Cesarina 85 anni, Toscana, Lucca.]

Foto personale con le filastrocche di nonna Cesarina , scritte a mano x me.

Ringrazio i cari lettori, nella speranza che apprezziate la mia voglia e volontà di far rivivere questi tempi, ormai quasi sommersi e dimenticati, dalla frenesia della vita moderna. Un abbraccio, Manu 🌒🌕🌘 .

La Pellegrinetta 🧙 .. Strega Toscana

Ciao a tutti.. in questa tranquilla domenica di pioggia ho trascorso le ore scivolando tra le pagine di interessanti letture “stregate”, in compagnia di una bella tisana e ascoltando un po’ di musica. Da questo mix è affiorata l’ispirazione per scrivere questo articolo. Ormai sapete che sono una strega tradizionale, che amo le storie e le leggende del territorio in cui vivo e soprattutto adoro scavare dietro ad ogni novella x riportare in luce ” chiavi e verità” nascoste, che celano un patrimonio culturale antico, tramandato di generazione in generazione. Nei miei studi sulla “Stregoneria Italiana” ho riscontrato spesso la figura della strega malefica che passa attraverso la fessura delle porte x andare nelle camere dei bambini, con l’intento di nuocere a queste povere, innocenti creature. I bambini, specialmente i neonati sono da sempre considerati nelle credenze popolari, facile bersaglio, l’anello debole della famiglia, quindi facile preda di entità demoniache e anime dannate in cerca di vendetta.

Foto presa dal web

In tutto il territorio italiano abbiamo numerose storie, detti e filastrocche spaventose al riguardo. La Janara in Campania, la Nserra in Sicilia , Sa Surbile in Sardegna e molte altre. Tutte queste streghe malvagie hanno in comune la capacità di mutare forma e trasformarsi in animali: gatti, topo, ragno, pipistrello e in oggetti. Oltre alla metamorfosi però, andrebbero a danneggiare i neonati e compiere le loro malìe viaggiando in spirito, dunque fuori dal corpo fisico, grazie anche all’uso di particolari unguenti segreti.

Foto presa dal web

Tornando al mio territorio, la Toscana, sono rimasta colpita da una canzone che ha come protagonista proprio una vecchia strega che volando si reca di notte nelle camere dei bambini, succhiando il loro sangue e facendoli ammalare. Ebbene colei è la “Pellegrinetta” presente nel repertorio di “Joe Natta & le Leggende Lucchesi”, una band Lucchese che dà cuore e voce alle leggende del territorio, e che, grazie a loro ho scoperto la Pellegrinetta e molti altri spiritelli della zona. ⬇️⬇️⬇️

Analizzando il testo della canzone ho ritrovato molte similitudini con la Janara e con altre Streghe- Demoni della tradizione italiana. La “Pellegrinetta” è una storia che arriva da Nicciano in Garfagnana, una frazione di Piazza al Serchio in provincia di Lucca. Da sempre sono molto legata ai territori della Garfagnana in quanto mio padre è nativo di lì e mi ha trasmesso la passione per le favole di spiriti e folletti che brulicano in mezzo alle suggestive montagne.

Foto presa dal web
Foto presa dal web

Ritorniamo alla “Pellegrinetta”, dice la leggenda che si trasforma in oggetti di legno, dunque abbiamo anche qui la capacità di mutare forma riuscendo con l’inganno ad infiltrarsi sotto mentite spoglie nelle camerette, senza esser vista. Altro punto che ha attratto la mia attenzione è il metodo di sepoltura, dice infatti la canzone che viene posta sotto ad un cumulo di terra vicino al torrente che bagna il mulino. Infatti per sconfiggere o proteggere i bambini e la propria dimora da queste tremende figure c’erano degli stratagemmi, il più diffuso è la magia della conta, dunque si mettevano oggetti che avrebbero trattenuto lo spirito a contare x l’intera notte: pettini, scope di saggina, gli aculei del riccio, i granelli di sale, rami di conifere, bacche di ginepro e molte altre tra cui anche il Mulino!!!. Perché come farebbe una strega a nuocere senza prima aver contato i giri effettuati dalla macina del mulino? Dunque lo vedo come un valido ostacolo escogitato dagli abitanti nel caso lo spirito della Pellegrinetta si fosse risvegliato per reclamare vendetta. Inoltre l’ acqua è da sempre simbolo di purezza e purificazione e fa scorrere via ogni male annullando e portando via anche fatture e malocchi, dunque deduco che tutte queste precauzioni e indicazioni non siano casuali e che dietro ad ogni leggenda c’è un patrimonio culturale magnifico da preservare.

Come mai la strega è stata accusata di simili cattiverie, soprattutto in relazione con i bambini?. Questo tema affonda le radici nel paganesimo romano e deriva dal fatto che le streghe erano spesso guaritrici e ostetriche, quindi accusate e ritenute responsabili delle morti dei neonati. Inoltre, aggiungo, che le streghe sapevano anche preparare infusi con erbe abortive, quindi erano in grado di decidere autonomamente se portare avanti una gravidanza o no. Per ultimo, l’inquisizione sotto atroci torture ha estorto ciò che volevano ” sentirsi dire ” infangando e distorgendo ancora di più la figura della strega malefica mangiatrice di bambini. Fonti: ▪️ ” La stregoneria In Italia” Scongiuri, Amuleti e riti della tradizione. Andrea Romanazzi. ▪️ ” Joe Natta & le leggende Lucchesi”. “La Pellegrinetta”

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